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15 Mar

Niente ramoscelli di ulivo per non diffondere l' Xylella fastidiosa...

Pubblicato da Giovanni Di Stallo  - Tags:  #Natura, #Società

Importante articolo della coldiretti Puglia per evitare la diffusione del batterio nocivo sugli ulivi...

Pasqua 2015. Niente ramoscelli d’ulivo per la domenica delle Palme del 29 marzo poiché in questa Pasqua 2015 si vuole evitare la diffusione del batterio della Xylella fastidiosa , la cui epidemia sta distruggendo gli ulivi del Salento. La precauzione è necessaria per evitare che l’insetto vettore del batterio, la sputacchina, possa diffondere l’infezione in tutta Europa.

Dunque meglio non acquistare o scambiarsi ramoscelli d’ulivo proprio nel periodo della Pasqua che coincide con la schiusa delle uova della sputacchina poiché il simbolo della pace rischia di trasformarsi in un vettore di trasmissione del batterio della Xylella fastidiosa che secca gli alberi d’ulivo. Non è a rischio né la salute umana, né la qualità dell’olio extravergine d’oliva, ma gli alberi, il paesaggio, l’ambiente me l’economia di uno dei pilastri del Made in Italy nella Regione Puglia.

Per ora i coltivatori stanno combattendo il diffondersi dell’infezione con il controllo della diffusione del vettore, ovvero l’insetto sputacchina che si contamina e contamina le piante attraverso il suo pungiglione usato per succhiare la linfa dell’olivo. Le misure obbligatorie per la lotta al patogeno prevedono che nella zona infetta siano effettuati interventi di potatura da eliminare per bruciatura previo disseccamento nella zona infetta o per interramento.

Si consideri che l’olivo è una pianta anche millenaria e dunque perdere ricchezze così importanti è devastante per l’intero territorio. E’ fondamentale controllare la diffusione degli insetti che risultano essere, quando giovani, stanziali e vivere sulle erbacce che crescono ai piedi dell’olivo. Le buone pratiche prevedono l’arieggiamento delle piante e il miglioramento dello statoi vegetativo così da rendere gli ulivi più forti e in grado di difendersi da soli dagli attacchi della sputacchina.

Ha detto Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti:

Inizia una battaglia contro il tempo per difendere le storiche piante millenarie e salvare un bene dell’intera Umanità. E’ necessario garantire l’mpegno delle istituzioni, gli interventi necessari e le risorse adeguate per salvare un bene pubblico che tutto il mondo ci invidia.

Fonte : Coldiretti

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